Per il Wall Street Journal più abbonamenti digitali ma meno traffico da Google

Dopo aver bloccato lo scorso febbraio la possibilità per gli utenti che arrivano ad un articolo tramite il motore di ricerca di Google di leggere gratuitamente l’articolo in questione, gli abbonamenti digitali al Wall Street Journal sono aumentati, con un tasso di conversione dei visitatori in abbonati quattro volte superiori rispetto a prima dell’introduzione del paywall; il traffico in arrivo da da Google, invece, è sceso del 44 per cento.

Il motivo di questo calo risiederebbe nel fatto che i risultati di ricerca di Google si basano su un algoritmo che esegue la scansione di Internet alla ricerca di contenuti gratuiti. Dopo che gli articoli gratuiti del giornale sono andati dietro un paywall, il bot di Google ha iniziato a classificarli più in basso, limitando la visione del WSJ.

Secondo i manager del quotidiano, di proprietà di News Corp. di Rupert Murdoch, si tratterebbe di una discriminazione messa in atto da Google per aver cercato di attirare più abbonati digitali. “Qualsiasi sito come il nostro non ottiene la visibilità nella ricerca che ha un sito gratuito”, ha dichiarato Suzi Watford, responsabile marketing del WSJ, in un’intervista. “Come sito di news a pagamento siamo chiaramente discriminati”.

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